Google shopping è gratis? Scopriamolo assieme…
In questi ultimi mesi in cui l’emergenza sanitaria e quella economica hanno fortemente condizionato il nostro modo di lavorare di socializzare e più in generale di vivere la quotidianità, ci è parso chiaro quanto far crescere il nostro business on-line possa essere importante. Molte persone che fino al 2019 avevano rifiutato, o per principio per paura, di affidarsi alla rete per vendere i propri prodotti o i propri servizi, all’improvviso si sono trovate dentro ad un tunnel con un’unica via di fuga: utilizzare la rete per far sopravvivere la propria attività. E così anche il cartolaio sotto casa nel giro di poco tempo ha improvvisato un e-commerce ed ha iniziato a vendere i propri prodotti on-line. E’ anche a causa di questa situazione che Google dopo 8 anni ha deciso di riportare a “gratuita “la possibilità di vendere i propri prodotti su Google senza dover necessariamente investire in campagna a pagamento.
Google Shopping a pagamento prima del 2012
Prima del 2012, infatti, la ricerca di prodotti Google lamentava problemi di qualità, troppo spesso indirizzava a prodotti esauriti oppure conduceva ad elenchi di prodotti incoerenti con la richiesta dell’utente. Il servizio non era né utile né soddisfacente e per questo la soluzione immediata individuata da Google era stata quella di rendere a pagamento la possibilità di vendere i prodotti. In questo modo avrebbe migliorato la qualità delle ricerche senza dover far attendere troppo tempo agli utenti in miglioramenti ed assestamenti di algoritmi che avrebbero richiesto anni di lavoro.
Google Shopping diventa gratuito
Da allora molte cose sono cambiate, da una parte gli algoritmi di Google sono migliorati in modo consistente, dall’altra altri competitor hanno sviluppato motori di ricerca smart davvero efficaci. Pensiamo ad esempio ad Amazon che pian piano ha eroso a Google il dominio sulla ricerca dei prodotti.
In sostanza possiamo dire che la situazione che attualmente stiamo vivendo e la necessità di recuperare punti relativamente alla ricerca di prodotti on-line hanno spinto il colosso a compiere una scelta rivoluzionaria: offrire il servizio in modo gratuito. In questo modo Google si propone di offrire risultati per più prodotti ampliando nettamente e in modo bilaterale il ventaglio di offerta, rendendosi più competitivo ed invogliando al tempo stesso l’utenza ad utilizzare il proprio motore di ricerca.
Google Experience migliorata
Prima di questo cambiamento, infatti, gli utenti che cercavano prodotti su Google trovavano solo quelli di aziende che avevano investito in campagne Ads e questo li limitava fortemente nella scelta.
Inoltre la qualità dell’experience era fortemente compromessa poiché generava inevitabili frustrazioni e scoraggiamenti quando le persone non trovavano ciò che stavano cercando.
Pensate di entrare in un negozio di scarpe, di chiedere delle sneakers fiorate e di ottenere in cambio delle sneakers, ma a quadretti. Non ci sarebbe nulla di strano nel non aver trovato delle semplici sneakers fiorate se non fosse che vi state trovando nel più grande e fornito negozio di scarpe del mondo e che di sneakers a fiori ne ha pieno il magazzino. Con la gratuità degli elenchi di prodotti, la Google Experience subirà un netto ed importante miglioramento.
Verso un commercio digitale più equo
Inoltre questo tipo di approccio, inutile dirlo, penalizzava i molti Shop on-line che non avevano le risorse per campagne a pagamento. Offrire un più ampio ventaglio di opzioni diventa oggi fondamentale per un’utenza sempre più esigente che conosce bene ciò che desidera. Inoltre le inserzioni gratuite su ricerca Google sono un grande passo avanti nella democratizzazione dell’accesso al commercio digitale, a vantaggio di acquirenti e commercianti con più scelta e su tutta la linea. Gli acquirenti potranno così scegliere i prodotti e venditori che gli serviranno al meglio ciò che si trovino nella stessa città che dall’altra parte del mondo.
Google Shopping e Small Business, la rivincita delle piccole realtà
Gli elenchi gratuiti generati dalle ricerche di prodotti in Google Shopping stanno già producendo un aumento significativo del coinvolgimento degli utenti, sia in termini di click che di impression. I consumatori stanno trovando più prodotti potendo scegliere da una gamma più ampia di opzioni. Possiamo quindi affermare che le attività di tutte le dimensioni stanno già beneficiando di questo traffico incrementale, in particolare le piccole e le medie imprese. Le inserzioni gratuite nei risultati di ricerca rendono le offerte dei venditori più accessibili a tantissime persone che ogni giorno acquistano su Google, mettendo in contatto clienti, luoghi ed offerte. Tuttavia la gratuità del servizio è una notizia piuttosto fresca, ci troviamo infatti ancora in una fase di sperimentazione e di assestamento, e per questo i primi risultati davvero tangibili si potranno raccogliere solo tra qualche mese.
Campagne Ads su Google Shopping: sono ancora possibili?
Naturalmente rimane per i venditori la possibilità di investire in inserzioni a pagamento. Si potranno ancora scalare le SERP a suon di denaro, Google infatti mostrerà prima i prodotti di campagne Ads e a seguire tutti gli altri, esattamente come avviene per gli annunci. Gli annunci Shopping continuano ad essere un ottimo strumento per i commercianti ed appariranno separatamente nella parte superiore della pagina, chiaramente contrassegnati come le altre unità pubblicitarie di Google.
Chi ha già campagne in essere aumenterà inevitabilmente la concorrenza e dovrà essere ancora più attento nel monitorare la resa delle proprie campagne.
Ma non si tratta solo di annunci a pagamento, anche l’ottimizzazione SEO ha il suo peso, a maggior ragione in un contesto mutato nel giro di pochissimo tempo. Sarà quindi necessario garantire la massima forza organica ai prodotti così come la correttezza e la completezza delle informazioni.
Google Shopping e integrazioni in Google MyBusiness
Google Shopping si evolve e permette di intrecciarsi in modo del tutto nuovo con canali di comunicazioni verticali. Questa è una vera e propria rivoluzione che i SEO devono saper controllare e gestire.
In un comunicato del 17 giugno 2020 ha annunciato questa novità che ora pare essere realtà anche in Italia. Sarà possibile integrare i prodotti fisici con quelli in shopping e vederli apparire in SERP. Quindi tutte le attività locali possono configurare questa nuova sinergia. Nel corso DeepSEO ti mostreremo come fare tale configurazione e sfruttare una novità fresca fresca!
Ottimizzazione SEO dell’e-commerce, la regola d’oro
Anche per chi non investirà in campagne a pagamento per promuovere i propri prodotti su Google sarà fondamentale avere il miglior stato possibile di ottimizzazione SEO dello shop online. Esistono astuzie che possono essere impiegate per migliorare la posizione dei propri prodotti, una di queste è per esempio quella di creare un feed dei prodotti che dovrete caricare in Google Merchant, proprio come se ci fossero campagne, senza però impostare il costo per click. Ciò che conta è avere sempre cura del proprio e-commerce cercando di assicurare un buon livello di SEO così da ottenere buoni posizionamenti anche senza dover investire denaro.
All’interno del corso DEEPSEO oltre ad avere tantissime lezioni su come ottimizzare un e-commerce abbiamo due lezioni verticale e aggiornatissime su come sfruttare Google Shopping in modo “gratuito” e come collegare Google Shopping a Google My Business per le attività locali.