Risale ad una settimana fa l’ultimo intervento di Gary Illyes di Google che sul Google webmaster blog ha voluto chiarire alcuni punti relativi e recenti aggiornamenti delle linee guida su spam report ed azioni manuali. Google non utilizza gli spam report per penalizzare manualmente siti o pagine, ma solo per migliorare i suoi algoritmi di prevenzione dello spam. Ecco il fulcro dell’annuncio di Gary Illyes.
Prima dell’aggiornamento su spam e azioni manuali
Ma prima di approfondire la questione facciamo un passo indietro. Cosa prevedevano le linee guida prima di quest’ultimo aggiornamento? Google chiedeva all’utente di inviare una segnalazione di spam se si fosse ritenuto che un tal sito stesse abusando delle linee guida sulla qualità di Google. Già intenzionati a trovare soluzioni scalabili ed automatizzate ai problemi, affermavano però che le segnalazioni di spam avrebbero anche potuto portare ad azioni manuali quali la rimozione del sito dei risultati di ricerca di Google. Ecco in buona sostanza cosa dicevano le linee guida prima dell’aggiornamento: le segnalazioni di spam avrebbero potuto portare effetti immediati su un determinato sito.
Spam report e azioni manuali
Ora, in seguito alle modifiche ed al chiarimento di Illyes, sappiamo che non è più così.Per poter comprendere al meglio i nuovi aggiornamenti però è bene rivedere i concetti di spam report e di azioni manuali.
Gli spam report sono segnalazioni da parte di un utente di un sito web di un colpevole di raggirare il motore di ricerca attraverso azioni scorrette con il solo scopo di ottenere buoni posizionamenti nelle SERP.
Le segnalazioni di spam svolgono un ruolo significativo poiché aiutano a capire dove i sistemi di rilevamento automatico dello spam di Google potrebbero mancare di copertura. Se questi, infatti, fossero perfetti non ci sarebbe nemmeno bisogno degli spam report. Le azioni manuali sono invece la diretta conseguenza (probabilmente) degli spam report. Si tratta infatti di penalità che vengono assegnate ai siti o a pagine quando questi ultimi violano le linee guida di Google. In sostanza possono penalizzarli manualmente sulle SERP fino, nei casi più gravi, a rimuoverli completamente.
Aggiornamento delle linee guida di Google
Con l’aggiornamento delle linee guida però qualcosa è cambiato. Se prima le azioni manuali potevano dipendere da segnalazioni di oggi non è più così. Già precedentemente a queste modifiche l’intenzione di Google era quella di sviluppare soluzioni scalabili ed automatizzate ai problemi, con l’aggiornamento 2020 l’intenzione è diventata scelta totalizzante: le segnalazioni di spam non implicherà nozioni manuali.
Ciò deriva dal fatto che intraprendere azioni manuali su ogni singolo url o sito segnalato negli spam report è decisamente meno conveniente e meno performante che prendere provvedimenti di più larghe vedute. Pensate ad esempio ad un tetto con tanti piccoli fori, forse sarà più immediato rattopparlo di volta in volta, ma questo non porterà alla soluzione del problema. Per avere un tetto nuovo servirà più tempo e forse pioverà un po’ in casa, ma quando sarà in perfetto funzionamento Allora non si conterà più nemmeno una goccia di pioggia sul pavimento. I report di spam in forma aggregata aiutano Google ad analizzare tendenze e modelli per migliorare gli algoritmi di rilevamento. Questa operazione richiederà tempo affinchè possa mostrare un impatto nei risultati di ricerca di Google, ne varrà la pena?