Google ha recentemente annunciato il lancio di una nuova intelligenza artificiale chiamata Bard. Sundar Pichai, CEO di Alphabet (la società che controlla Google), ha confermato l’annuncio in un post, dopo che un articolo della CNBC aveva pubblicato alcune indiscrezioni sulle intenzioni dell’azienda nell’ambito dell’IA. Tuttavia, a differenza di quanto molti speravano, Bard per ora non sarà accessibile al pubblico, ma solo a un gruppo selezionato di tester fidati. Pichai ha scritto che Bard sarà disponibile per il pubblico nelle prossime settimane. Questa è una decisione cauta da parte di Google, che vuole evitare errori che potrebbero danneggiare la reputazione dell’azienda.
Durante un incontro tenutosi lo scorso gennaio, sia Pichai che Jeff Dean, capo della divisione IA di Google, hanno spiegato che Google avrebbe dovuto aspettare prima di lanciare Bard, perché eventuali errori sarebbero stati catastrofici per l’azienda. “Le persone si fidano delle risposte che ottengono da Google”, ha dichiarato Dean. Pichai ha anche recentemente accelerato la questione, dicendo che presto le persone potranno interagire direttamente con il modello linguistico di Google.
1/ In 2021, we shared next-gen language + conversation capabilities powered by our Language Model for Dialogue Applications (LaMDA). Coming soon: Bard, a new experimental conversational #GoogleAI service powered by LaMDA. https://t.co/cYo6iYdmQ1
— Sundar Pichai (@sundarpichai) February 6, 2023
Google Bard: le dichiarazioni di Google
Language Model for Dialogue Applications (LaMDA) sarà il motore che alimenterà BARD. Bard mira a combinare la vastità di conoscenze del mondo con la potenza, l’intelligenza e la creatività dei modelli linguistici di Google. Utilizzando informazioni provenienti da Internet, “Bard” offre risposte di alta qualità e fresche. Questo servizio può diventare un’opportunità per la creatività e un trampolino di lancio per la curiosità, aiutando a spiegare nuove scoperte e a imparare di più su argomenti interessanti. Google vanta una lunga storia nel campo dell’AI.
Anche DeepMind, sussidiaria di Google AI, è coinvolta in questo processo e trasformazione. L’amministratore delegato Demis Hassabis ha dichiarato a Time che la sua azienda sta prendendo in considerazione un beta test privato nel 2023 di un chatbot basato sull’intelligenza artificiale chiamato Sparrow .
BERT, uno dei primi modelli Transformer, ha rappresentato una rivoluzione nella comprensione delle complessità del linguaggio umano. Due anni fa, è stato introdotto MUM, che è 1000 volte più potente di BERT e ha una comprensione multilingue e avanzata delle informazioni, in grado di identificare momenti chiave nei video e fornire informazioni critiche.
Le ultime tecnologie AI, come LaMDA, PaLM, Imagen e MusicLM, stanno ampliando questi successi, creando modi completamente nuovi per interagire con le informazioni, dalla lingua e alle immagini, al video e all’audio. L’obiettivo è quello di introdurre questi sviluppi AI nei prodotti, a partire dalla SEARCH.
Una delle opportunità più emozionanti è come l’AI possa approfondire la comprensione delle informazioni e trasformarle in conoscenza utile in modo più efficiente, rendendo più facile per le persone trovare ciò che stanno cercando e ottenere risultati. Quando si pensa a Google, spesso ci si riferisce alla possibilità di ottenere risposte rapide , come ad esempio “quante tasti ha un pianoforte?”. Tuttavia, sempre più persone si rivolgono a Google per ottenere una comprensione più profonda, come “Quale è lo strumento più facile da imparare, il pianoforte o chitarra?”. Avere tali informazioni richiede uno sforzo considerevole per capire veramente ciò di cui si ha bisogno e spesso risulta necessario avere prospettive diverse.
L’AI può essere utile in questi momenti, sintetizzando gli insight per le domande per le quali non esiste una risposta univoca. Presto, vedrete funzionalità alimentate da AI in ricerche che riducono le informazioni complesse in formati facili da comprendere, in modo da poter rapidamente capire l’insieme e imparare di più dalla rete
Insomma la risposta che tutti si aspettavano da Google è arrivata… non resta da vedere quando essa sarà realmente resa disponibile a tutti e come cambierà il modo di fare SEO. 🙂
Per ulteriori approfondimenti: https://blog-google.cdn.ampproject.org/c/s/blog.google/technology/ai/bard-google-ai-search-updates/amp/