You.com è un motore di ricerca fondato da due ex dirigenti di Salesforce, Richard Socher e Bryan McCann, entrambi esperti di intelligenza artificiale e machine learning. Il motto di You.com è “The private search engine that summarizes the web for you”, ovvero il motore di ricerca che “riassume” il web per l’utente.
Tuttavia, a differenza di Google, You.com non raccoglie dati sulle abitudini di ricerca degli utenti e utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per determinare quali informazioni sono rilevanti per l’utente basandosi sulla sua singola ricerca e senza fare riferimento alle ricerche precedenti.
Inoltre, You.com permette agli sviluppatori di creare estensioni da integrare nel motore di ricerca per fornire agli utenti altri tipi di “riassunti del web”.
You.com afferma di non tracciare e raccogliere dati degli utenti e di migliorare i risultati delle ricerche registrando solo quelle che non hanno avuto successo. Gli utenti possono scegliere di registrare un account su You.com o di utilizzarlo in modo anonimo. In ogni caso, You.com promette di non mostrare mai pubblicità invadenti, ma ammette che in futuro potrebbe mostrare pubblicità “private”. Al momento, You.com non presenta pubblicità e il progetto è in perdita, senza alcun modello di monetizzazione. Tuttavia, seguendo il modello delle startup americane, You.com sta cercando di attrarre investitori durante la sua fase “pionieristica” per poi passare a una fase di “scaleup” durante la quale verrà definito il vero business model dell’azienda.
Dopo vari utilizzi ho notato come le definizioni del dizionario hanno guidato i risultati, seguite da risultati di ricerca web erano quasi identici ai risultati di Bing. Le storie di notizie sono arrivate dopo, seguite da un collegamento di Wikipedia e al momento non ho notato alcuna pubblicità.
You.com afferma che i suoi risultati sono in parte basati sul feedback degli utenti e che è possibile riordinare i risultati che ottieni.Sarà uno dei nuovi motori di ricerca che si baseranno sull’intelligenza artificiale pronti a “combattere” BIg Google?
Lo potremo sapere solo con il tempo, sicuramente le nuove tecnologie e i sistemi di machine learning apriranno nuove porte a tecnologie “più evolute” che potranno trovare spazio in diversi ambiti.