Quando John Mueller, Senior Webmaster di Google, ha pubblicato un contenuto in cui spiegava come far risaltare i video nella ricerca organica sul motore di ricerca, tanti hanno tirato un sospiro di sollievo. Finalmente qualche informazione certa e precisa sui nuovi dati strutturati, Clip Markup e Seek Markup, che “aiutano” a migliorare l’indicizzazione dei video per farli trovare meglio a Google segnalando delle mini clip relative ai momenti chiave del vostro girato.
Come sfruttare i dati strutturati di un video per migliorare la SEO del proprio sito
Inserire un video all’interno di una pagina di un sito può contribuire a migliorare la SEO del proprio portale (ovviamente a partià di mille altri fattori 🙂 ). Magari servono ad aumentare la permanenza sul sito, oppure a rendere il testo più fruibile. Tutte azioni che, come sappiamo, Google apprezza molto soprattutto nell’ottica di rendere ogni pagine il più possibile user friendly.
Per migliorare quindi il proprio posizionamento nella SERP non basta inserire il codice da YouTube nella pagina desiderata. Bisogna creare dei video che si integrino con il contesto e che diano ulteriore valore al vostro contenuto. E fin qui niente di nuovo direte voi. Ma come comunicare a Google ulteriori dati per permettere al motore di ricerca di capire in modo preciso di cosa vi state occupando e quindi migliorare il posizionamento di quel contenuto video?
Grazie al filmato “What’s new in Search” di John Mueller abbiamo scoperto due nuove possibilità che permettono di aggiungere alcuni elementi in più al vostro video, dotandolo di funzionalità che fino a oggi erano “riservate” a YouTube. Con la Clip Markup e la Seek Markup, infatti, si va ad aggiungere un codice HTML al contenuto, fornendo così a Google delle informazioni utili per dare ulteriore valore al vostro video, indicizzandolo.
Clip e Seek Markup: cosa sono e come funzionano?
Ma come si fa concretamente? Grazie alla Clip Markup e alla Seek Markup si vanno ad individuare i momenti più significativi dei video pubblicati sul proprio sito e questo contribuisce, non poco, a migliorare l’indicizzazione del contenuto
- Clip Markup: questa funzione origina dei dati strutturati per i video, ossia informa Google su ciò che è contenuto in un preciso segmento. Quella specifica parte verrà poi indicizzata e quindi inserita nei risultati di ricerca di Google, aiutando gli utenti ad atterrare direttamente nella parte più interessante per loro del video.
- Seek Markup: questa funzione, che diventerà operativa a breve, è fondamentale per tutti coloro che hanno una grande quantità di video da indicizzare. Se avete un sito in cui, ad esempio, gli utenti caricano i loro contenuti vi servirà l’apprendimento automatico per analizzare i contenuti dei video e capire quali sono i segmenti più importanti di ogni contenuto. Grazie al machine learning e un link alla timestamp, Google si occuperà di tutto il resto.
Qui la documentazione ufficiale: https://developers.google.com/search/docs/data-types/video#clip
Ecco allora come sfruttare i dati strutturati delle funzioni Clip e Seek Markup per indicizzare i vostri contenuti video e far guadagnare loro posizioni sulla serp di Google.
All’interno di DeepSEO troverai esempi pratici e concreti di come sfruttare Clip e Seek Markup; ma non solo… potrai scoprire come utilizzare i video nella tua strategia SEO